Qualche giorno fa Bernardino De Rubeis, sindaco di Lampedusa e Linosa, appartenente al Mpa, ha fatto le seguenti, sconcertanti, affermazioni: "Non voglio esser razzista. Ma la carne dei negri puzza anche quand'è lavata. Figuriamoci nei lager a cielo aperto di Lampedusa: in agosto l'ho sentito io il fetore dei clandestini ammassati tra merda e spazzatura. In duemila, sbracati su ottocento materassi".
Sempre qualche giorno fa, il 14 settembre, alla tradizionale Festa dei Popoli Padani, Giancarlo Gentilini, vice-sindaco di Treviso, della Lega Nord, ha fatto un comizio - potete vederlo qui - in cui, tra l'altro, dice: "Io voglio la rivoluzione contro gli extracomunitari clandestini. Voglio la pulizia dalle strade di tutte queste etnie che distruggono il nostro paese. Voglio la rivoluzione nei confronti di nomadi, dei zingari: ho distrutto due campi di nomadi e di zingari a Treviso, non ci sono zingari! Voglio eliminare tutti i bambini dei zingari che vanno a rubare dagli anziani".
Tralasciando gli errori grammaticali - Gentilini dice più volte "dei zingari" al posto di "degli zingari" - ci troviamo di fronte a parole, come quelle sopra del sindaco di Lampedusa, di una gravità assoluta. Parole grondanti di razzismo, ad alimentare il clima di odio verso il diverso, ormai a livelli altissimi nel nostro paese. Ed è dovere di tutti contrastare questo clima.
P.S.: Se volete sapere a chi si ispira Gentilini nella sua azione politica, basta vedere questo breve video: "Mah, io ho cercato di trasmettere quei ideali che io ho sempre avuto dai tempi della mia gioventù, che la mia gioventù era sotto il regime fascista e quindi ci hanno inculcato qual era l'ordine, la disciplina e il rispetto delle leggi".
2 commenti:
beh legna, d'accordissimo che gentilini è un essere repellente, ma non è che tutto quello che è stato insegnato sotto il fascismo fosse dbagliato...ci vorrebbero anche oggi un po' di ordine e disciplina di quel periodo
ah auguri!
Grazie per gli auguri!
Per il resto, ordine e disciplina van bene, basta che non vogliano dire "rivoluzione nei confronti di nomadi", eccetera.
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